Tre piani e tre corpi

Moonday 🌕 pensieri nel giorno della Luna: guarire attraversando tre piani e tre corpi

Buongiorno della Luna,

hai portato lo sguardo e l’ascolto al cielo di questa notte?

L’emisfero lunare, pienamente illuminato dal sole, è diventato interamente visibile dalla terra.

Si dice che il plenilunio di giugno sia portatore delle intuizioni sulla propria vera vocazione, sull’organizzazione creativa e sull’integrazione delle parti di sé tralasciate.

Una luce fissa nel cielo. L’energia della luna piena – nel suo potere di influenzarci – permane ancora oggi e in questo particolare momento ognuno di noi ha l’opportunità di integrare, accogliere e aprirsi alla pienezza dell’esistenza.

Quanta luce e pienezza riesci a vedere oggi nella tua vita? Riesci a riconoscere e onorare tutte le tue parti?

Se incontri delle difficoltà nel farlo, queste parole arrivano nel momento giusto.

Quando sei nel dolore, nel trauma, nell’ansia…

l’energia è contratta e i sensi sono offuscati.

Il sistema energetico deposita le emozioni e i pensieri negativi nel corpo fisico, dove rimangono inscritti come un codice segreto. Questo ci impedisce di liberare l’energia verso la sua naturale espansione e pienezza.

Perché la nostra vita possa trasformarsi, l’energia dev’essere sprigionata, ed è per questo che ho scelto di integrare psicoterapia e lavoro energetico.

Siamo abituati a rispecchiarci nella tripartizione Io, Es e Super-Io, secondo una visione archetipica della psicologia mainstream che rimanda ai tre piani di Freud, ma ti dirò che noi siamo anche tre corpi:

quello fisico, incarnato, quello astrale  – la mente – e quello

causale – l’anima.

Mente - Corpo - Spirito

Le nostre menti ci rendono ciò che siamo, il nostro pensiero, con la sua capacità simbolica, ci distingue dalle altre creature.

Le nostre credenze possono creare o distruggere

la qualità della nostra vita, per questo siamo così influenzati dalla tonalità dei nostri pensieri e dall’attività della nostra mente analitica.

La mente è profondamente connessa al corpo:

non esiste l’uno senza l’altro, ecco perché è bene nutrire e curare entrambi come nostre preziose componenti.

Sappiamo come muovere adeguatamente il corpo calmi la nostra mente e come una mente agitata si ripercuota creando tensioni muscolari e dolori fisici.

Le nostre menti – e i nostri corpi fisici – sono le uniche case che non possiamo lasciare.

E le emozioni?

Le emozioni sono il motore dei nostri sogni, delle nostre relazioni, della nostra salute.

Difficili da riconoscere e nominare, spesso incontrollabili, radicate nelle sensazioni e assoggettate ai pensieri, un ponte tra la mente e il corpo. Se cerchi di controllare le tue emozioni avrai il destino di una barca nel bosco: ti incaglierai rimanendo in trappola.

Non siamo infatti nati per essere neutrali ma per emozionarci e appoggiarci al nostro sentire.

Lascia però che ti sveli un segreto fondamentale che ho appreso nel corso della mia vita di studio ed esperienza. Mi piace esprimerlo così, semplicemente: Non siamo esseri fisici con una parte spirituale, ma esseri spirituali con una parte fisica.

Lo senti quel frizionamento interiore che si fa ogni tanto inquietudine e in altre situazioni slancio vitale?

In tutti noi c’è una componente spirituale, che prescinde dalla religione: è radice e fioritura della nostra esistenza. Basta riconnettersi con la natura per sentirla. È sufficiente chiudere gli occhi per sintonizzarci, quando la comunicazione è libera.

La sofferenza, quando integrata, ci permette di risvegliare, liberare e espandere il nostro corpo spirituale.

Questa è una delle ragioni che mi porta a vivere con grande entusiasmo e gratitudine il mio lavoro.

La Psicoterapia, lo Yoga, la Mindfulness, la Naturopatia fanno, da tanto tempo, parte della mia vita.

Ne studiavo gli effetti singolarmente finché l’intuizione non mi ha comunicato che era il momento di integrarli.

Negli anni di pratica clinica ho così sviluppato un approccio terapeutico integrato, non convenzionale e olistico.

Ma perché l’integrazione è così importante?

Ti racconto la mia esperienza…

Nella vita ho approfondito diversi orizzonti, oltre a quello della psicologia nel senso più classico del termine.

Nonostante l’immensa gratitudine per la conoscenza e la maestria che andavo acquisendo, non ero mai completamente appagata, percepivo una inquietudine di fondo e sentivo che non avevo ancora raggiunto il mio progetto di vita, il mio scopo esistenziale

o Ikigai, come lo chiamano i giapponesi.

In questo viaggio, ho compreso che noi siamo molto più di ciò che crediamo: le nostre forme delineano cerchi nell’acqua che hanno diverse densità, ma che sono tutte equamente importanti. Ogni giorno, contemplando il mio corpo fatto di carne e ossa, intuivo che c’erano altri strati al di là di esso che avrebbero aperto la strada alla mia vera identità e che, se davvero volevo scoprire chi ero, non potevo tralasciare.

Ero grata di utilizzare la consapevolezza del ruolo del corpo, conoscere e padroneggiare la terapia psicologica, affinare la tecnica e approfondire la teoria, ma desideravo andare oltre, attraversare i corpi sottili sino ad arrivare alla mia anima incarnata.

Come ci sono arrivata?

Ho creato una connessione tra la scienza occidentale e l’energetica orientale per far sì che il cammino di guarigione fosse pienamente trasformativo, ben oltre i limiti della mente e delle terapie convenzionali. Sono partita dalla scienza ma sono arrivata alle leggi dell’Universo, lavorando a stretto contatto con l’altro – attraversando i nostri 5 kosha, che sono come delle guaine -per arrivare a una scoperta che rappresenta il viaggio di chi desidera essere libero.

Oltre il corpo fisico – nostro primo kosha – si apre un corpo apparentemente invisibile: il corpo astrale, archetipo energetico del corpo fisico, che vibra a una frequenza molto più elevata, costituito da ben tre kosha. Ma non finisce qui: proseguendo nel cammino di evoluzione ed elevazione si giunge alla vibrazione più sottile dell’uomo, ben al di là della mente, dove risiede il nostro corpo causale, ovvero l’anima, che è spirito, coscienza, l’Atman, composto a sua volta da due kosha.

Nel corso delle mie scoperte, anno dopo anno, avevo assunto varie identità: da una parte la psicologa, da un’altra l’insegnante di pilates, yoga, pratiche psico- corporee, dall’altra ancora la naturopata.

Ma chi volevo essere veramente per l’altro?

Volevo essere la concretizzazione di questa combinazione magica, che attraverso l’integrazione potesse veramente diventare origine di un cambiamento multidimensionale, profondo, limpido ed euforico. Così, ho integrato la fisiologia energetica alla psicoterapia, per condurre, chi desidera lavorare con me, ad un pieno allineamento, in un processo di trasformazione che porta dritto alla propria autenticità, origine ma nel contempo emanazione della propria essenza, corpo, mente e spirito insieme.

Non erano mondi slegati, ma la giusta combinazione di sentieri per avviare la trasformazione di chi mi avrebbe scelta come guida. Come mentore, in un un percorso di evoluzione personale e di prosperità cristallina. Perché tu possa cambiare e diventare la persona che realmente desideri essere, è bene che tu guarisca in tutti i tuoi corpi e su tutti i tuoi piani.

Quando la tua energia incontra gli ostacoli del tuo dolore, del tuo passato, delle delusioni, crea delle come increspature e non fluisce bene.

Ma nulla è irreversibile.

Siamo qui per imparare ad accogliere e integrare le nostre ombre e leggere quei significati sotterranei mai emersi, che sono lì, nel nostro inconscio, pronti a parlare e a indicarci la strada.

La ricerca della propria identità, nell’autenticità, è un percorso che io per prima ho affrontato ed è per questo che desidero dirti: sii paziente con te stessa/o, accetta i tuoi progressi e celebra ogni piccolo passo che compi per sprigionare la tua vera essenza. Oltre quel limite tracciato dalla mente c’è la tua felicità: è li che ti guiderò, attraversando tutti gli strati – i mondi – del tuo essere.

Ti invito, se ne hai voglia, sul mio canale YouTube, dove negli anni ho condiviso, strato dopo strato, i primi volti di quello che poi sarebbe diventato il mio approccio terapeutico.

 

Ora ti chiedo di fare un respiro profondo, mettendo in pausa tutto ciò che c’è la fuori, incluso questo testo, per metterti al centro e puntare su di te la luce.

Cosa desideri integrare nella tua vita?

A quale parte di te e della tua storia non stai dando valore? In quale dimensione senti che vorresti migliorare per raggiungere la pienezza a cui ognuno di noi può aspirare?

Sarò felice se vorrai condividere con me ciò che emerge e dai tuoi spunti creerò traiettorie per guidarti a far emergere la parte più autentica, briosa e lucente di te.

Al tuo viaggio straordinario

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