Felice vigilia di Luna Piena, nell’espressione più elevata dell’estate. Riesci a sentire l’esplosione dell’energia lunare? Qualunque cosa tu stia esperendo in questo momento, la luce prorompente della luna ne amplifica in te i vissuti.
Bagliori luminosi accompagnano le nostre notti, mentre mi preparo ad accogliere il mese che farà il suo ingresso domani: Agosto, tempo di vacanze.
Mentre in molti faranno le valigie per partire ed aprirsi ad una dimensione di pausa e nuova espressione del tempo, io partirò per un viaggio interiore di formazione professionale, così da accogliere conoscenza e consapevolezza per nuove chiavi di lettura di cui potrò disporre anche per te.
In questo apparente periodo di pausa, alimenterò la componente di me più maschile, ossia più produttiva, fattiva e trasformativa.
Metterò in secondo piano quindi la mia energia Yin (femminile, accogliente, comunicativa, legata allo stare, all’esserci, all’attività riflessiva) dando via libera alla mia energia Yang (ovvero maschile, calda, energica, d’azione, in movimento verso l’esterno) che tutti abbiamo, nella complementarietà di opposti che ci rende creature potenzialmente perfette.
I sogni e i desideri che prendono vita nelle nostre menti, infatti- come saprai – vanno sempre accompagnanti da una dose di azione, per agevolare quel processo di cambiamento del quale siamo costantemente in attesa, la cui manifestazione è invece pienamente nelle nostre mani.
Voglio concedermi una pausa dalla mia componente femminile di psicoterapeuta per concentrarmi su ciò che è essenziale per me e dedicarmi alla mia formazione, la stessa per la quale ho la sensazione di rincorrere sempre il tempo nell’attesa di quel momento esatto che in realtà solo io ho il potere di creare.
Il mio momento esatto è proprio Agosto.
Come ho avuto modo di raccontarti, non sono una terapeuta che si limita alla formazione accademica classica, ma amo esplorare gli aspetti fuori dall’ordinario, non convenzionali, che riguardano le nostre energie più sottili.
Perché noi siamo questo: mente, corpo e anima. Se ne escludessimo una parte non potremmo incontrare la guarigione completa. Il nostro soffio vitale si espande verso molteplici strade e solo abbracciandole tutte possiamo veramente definirci.
Ho scelto di reinventarmi ancora per la mia e la tua evoluzione, mettendo in moto le mie risorse da ricercatrice spirituale. Nel prossimo mese seguirò un Master internazionale in pratiche energetiche e porterò a compimento altri percorsi formativi iniziati durante l’anno per tornare a settembre con nuove risorse e percorsi, quelli che tanto avrei desiderato trovare per me.
Sarà questo il leitmotiv del mio prossimo mese.
Sono entusiasta all’idea di poter sempre elevare i miei standard e creare ciò che io per prima vorrei trovare nel mondo.
Mi sento un’esploratrice instancabile e divertita.
Non andare dove il sentiero può portare, vai invece là dove non c'é sentiero e tracciane uno
Ralph Waldo Emerson
Mi riprendo il mio Tempo per investirlo nell'alchimia
24, non una in più. Nella continuità e in una magica impercettibile interruzione. Queste sono le ore di tempo di cui disponiamo in un giorno e non possiamo prolungarlo.
Tra una seduta e l’altra, di sera, nei weekend: questi sono i momenti in cui durante l’anno sono riuscita a dedicarmi alla mia formazione per la mia fame di conoscere sempre più sui sentieri magici preposti alla nostra guarigione e al ricongiungimento con la nostra vera essenza.
A volte mi sento come sopra un treno in transito veloce, o a bordo di un aereo che vola sulle cose per non perderne nessuna di vista, senza potersi mai soffermare né addentrare. Ho deciso di farlo ora, per gettare le basi dei miei progetti più elevati. Non significa che non vedrò la bellezza del mare e non sentirò la dolcezza dell’estate, o che non trascorrerò del tempo con le persone che amo.
Ma che a questa poesia accompagnerò una storia di studio e crescita, che mi nutrirà profondamente.
Reinventerò la mia routine per seguire i miei obiettivi, che non sono volti solo alla mia crescita, ma soprattutto all’espansione di ciò che posso fare per te e per rendere il mondo un posto più simile alla bellezza in cui credo.
In questo momento di pausa apparente dai miei pazienti, lavorerò di più per ognuno
…prendendo in mano il mio Ikigai
Tu sei ciò che è il tuo desiderio più profondo. Com'è il tuo desiderio, così è la tua intenzione.
Com'è la tua intenzione, così è la tua volontà. Com'è la tua volontà, così è la tua azione.
Com'è la tua azione, così è il tuo destino.
(dal Libro sacro Upanishad dei Veda)
Il concetto giapponese di Ikigai viene tradotto con un indefinito nodo semantico di ragion d’essere: immaginalo come uno strumento per trovare il tuo senso nella vita, la strada dentro e fuori di te, con nitidezza.
È quel pennarello a punta che traccia la mappatura per dare significato alla nostra vita, unendo i puntini, definendo le forme, nel fil rouge della nostra esistenza.
Il raccordo tra ciò che ci è dato in dono alla nascita, de iure e de facto, e ciò che è invece nel nostro potenziale, ovvero in pectore.
Il nostro ikigai può essere compromesso non solo dalle credenze limitanti o dai condizionamenti sociali, ma anche da tutto ciò che ci impedisce di fare, ad esempio, il lavoro che desideriamo, alle condizioni che desideriamo.
Per i giapponesi la vera realizzazione professionale si trova nell’incontro tra ciò che amiamo e ciò di cui il mondo ha bisogno, tra vocazione e professione, con l’ingrediente della passione.
È questa la strada che sto seguendo nella terra mistica di fusione tra psicoterapia ed energetica orientale, per prendermi cura dell’altro conoscendone alla perfezione ogni suo strato – ogni suo kosha.
Ho sempre creduto nel potere della medianità, in quella strada di incontro tra il mondo visibile e quello non visibile, per unire e prendersi cura del corpo e dello spirito esattamente nella loro misteriosa terra d’imprescindibile unione.
In questo mese seguirò i miei obiettivi più autentici.
Sono sicura che anche tu hai degli obiettivi e una tua visione.
Ti auguro di trascorrere questo mese nel modo più libero possibile, seguendo ciò che desideri, che sia nel tuo spazio femminile di vuoto fertile, o nello spazio maschile della produttività sana, come quella che oggi scelgo per me.
In cosa credi davvero? In quali momenti vorresti il tempo si fermasse?
Cosa ti rigenera profondamente?
E dove trovi la bellezza per te e per il mondo?
Trovare il tuo Ikigai richiede introspezione e ascolto, ma anche un po’ di rumore: quello della tua vera essenza, in movimento attivo verso la sua strada.
Io da domani faccio le valige per seguire la mia.
Felice Agosto, per le vie del tuo Ikigai.
Ti aspetto a Settembre.
Maria Elena